Riuscire a ricordare ciò che ci rendeva felici è quello che ci permette di tornare ad esserlo
Nasce Frufrù... Leggi tutto
Ciao,mi chiamo Angela e se ti piace la creatività sei nel posto giusto! Sono una ragazza di 33 anni (ahia,non so come siano arrivati così in fretta!) con la passione per il cucito creativo, una passione arrivata inaspettatamente come un tornado che ha stravolto e cambiato la mia vita.
Ma facciamo qualche passo indietro...si ok, una piccola camminata tornando a quando ero piccola.
Nasco in un’umile famiglia che si vuole tanto bene, papà operaio e mamma ricamatrice (già qua potete iniziare a mangiare la foglia!). Quando trascorrevo il mio tempo a casa (purtroppo l’asilo l’ho fatto dalle suore è c’è poco di bello da raccontare) ero sempre in compagnia della mia mamma e mi piaceva tantissimo vederla lavorare: c’erano sempre un sacco di rocchetti colorati, fili tagliuzzati per terra, sui vestiti, e poi i ricami: tantissimi disegni, forme e colori che creava mia mamma magicamente con le sue mani e, finché lavorava, ascoltavamo la radio e cantavamo insieme. Ovviamente non potevo stare solo a guardare, anch’io volevo contribuire al lavoro, e quindi il mio compito era quello di tagliare con la forbicina i fili che univano le lettere dei ricami e togliere dal retro del ricamo lo stabilizzatore: come potete immaginare un lavoro meticoloso e di precisione!


Purtroppo quest’idillio finisce: i miei genitori prendono in gestione un negozio, le nostre vite cambiano radicalmente e il cucito e i ricami vengono messi nello scatolone dei ricordi.
Nel frattempo la vita va avanti, io cresco, i miei invecchiano e ce la si barcamena tra alti e bassi, come d’altronde è la vita. In me però il lato creativo resta: per un periodo lavoro con il coltellino svizzero dei pezzetti di legno, inizio a creare braccialetti, disegno, lavoro all’uncinetto, al punto croce, a maglia, tutte passioni però che non durano molto, le riprendevo e le mollavo molte volte perché alla fine nessuna mi entusiasmava così tanto, però in qualche modo queste mani io le dovevo muovere!
A 21 anni dopo aver conseguito un diploma in scienze umane e aver frequentato due anni l’università sempre ad indirizzo umanistico, mollo tutto! Dai, mica son fatta per star lì sui libri, adesso basta! Così ritorno alla mia vera indole creativa e manuale e scelgo di frequentare una scuola orafa. Il lavoro mi piace, c’è poca creatività ma tanta manualità: sono convinta di aver trovato la mia strada.
Come potete immaginare non è stato così: stare in fabbrica non mi piace, mi sento chiusa dentro quattro mura troppo strette e poco confortevoli, tempistiche a volte difficili da rispettare, orari di lavoro troppo lunghi che tolgono troppo tempo alle cose per me davvero importanti. Resisto per un po’ di anni, convinta e rassegnata che la mia vita fosse quella e che doveva andare così e me lo facevo andare bene. Verso i trent’anni, però, vivo un periodo della mia vita personale parecchio difficile e inizio ad essere molto triste, angosciata, arrabbiata, terribilmente scontenta, nonostante la mia vita privata andasse a gonfie vele e avevo una stabilità lavorativa. Così però non andava, non riuscivo a farla andare sebbene ci abbia provato con tutte le mie forze e, in un giorno come gli altri dove vedevo tutto nero, ecco un’idea, un puntino luminoso dentro tutto quel buio: mi metto a cucire!!!! (non sapevo neanche come infilare il filo nella macchina!). Confido questa idea a mia mamma e qualche giorno dopo (complice la notte di San Lorenzo dove si esprimono i desideri) i miei genitori si presentano a casa mia con in regalo una macchina da cucire!
Come primo lavoro abbiamo cucito le tende del mio appartamento e poi abbiamo realizzato insieme la prima pochette! Da lì sono andata avanti da sola a forza di prove, errori, piccole conquiste, molte soddisfazioni e tanti tutorial di Youtube.
In tutta questa storia però non vi ho nominato la persona più importante: il mio compagno Stefano. E’ da sempre il mio più grande tifoso e sostenitore, sempre pronto ad aiutarmi nei miei progetti, a darmi coraggio e fiducia. Senza il suo sostegno probabilmente sarei ancora dentro a quella nuvola nera che mi avvolgeva, invece è anche grazie a lui se sono rinata, se ne ho avuto la possibilità ed è merito suo se avete avuto l’opportunità di leggere la mia storia, perché questo sito è opera del suo lavoro e del suo entusiasmo che ha messo nel mio progetto.
Quindi ragazze e ragazzi questo è solo l’inizio! Ci ritroveremo presto nel prossimo racconto di questo blog!
Riuscire a ricordare ciò che ci rendeva felici è quello che ci permette di tornare ad esserlo
Angela